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Storia di Cascina Biblioteca

Quando nasce Cascina Biblioteca?

Cascina Biblioteca è un luogo che racchiude tra i suoi confini molta storia.
L’origine è antichissima…
la fondazione risale addirittura al 1200 ed è da attribuire con ogni probabilità ai frati Umiliati, un ordine monastico specializzato nella produzione della lana, che si distinse, insieme a quello dei Cistercensi, nei lavori di bonifica e nella colonizzazione dei terreni intorno a Milano.
Infatti alla fine del ‘200 è accertata l’esistenza di una “Grangia di S. Gregorio”, ossia una comunità agricola costituita da varie cascine e mulini,  gran parte dei quali ancora esistenti, tra cui appunto Cascina Biblioteca.
Come è successo per molti territori agricoli che storicamente facevano parte della campagna intorno a milano, anche i possedimenti della grangia di S. Gregorio entrarono a far parte del patrimonio fondiario dell’Ospedale Maggiore di Milano,  vastissimo grazie alle donazioni.
Fino a che, all’inizio del 1600,  Federico Borromeo, da poco nominato vescovo di Milano, vide la cascina e se ne innamorò, al punto da volerla comprare ad un prezzo più alto di quello che era l’effettivo valore, non perdendo occasione di decantare le virtù della vita contemplativa nella sua amata “Villa Gregoriana”. Nel testamento lasciò il  possedimento in eredità alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, da lui stesso fondata, con l’impegno che i proventi della conduzione delle terre servissero a pagare due messe quotidiane alla sua memoria e la dote nuziale per 18 ragazze povere all’anno.
Da questo momento la cascina prende il nome di Cascina Biblioteca, nome che la accompagna ancora oggi!

Una cascina solidale

Cascina Biblioteca rimase proprietà della Biblioteca ambrosiana per circa 3  secoli.
Dopo le 2 guerre, trovandosi in uno stato di abbandono e di degrado, venne acquistata dal Comune di Milano insieme ad un fondo circostante di 13 ettari che, sul finire degli anni ’70,  effettuò una radicale ristrutturazione dell’intera Cascina seguendo, purtroppo,  i criteri costruttivi di quegli anni poco sensibili al rispetto del valore storico dei fabbricati agricoli ed alla conservazione delle loro caratteristiche storiche.
Agli inizi degli anni’80 il Comune di Milano affittò i lati Nord ed Est della Cascina ad ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale) con dotazione dei terreni circostanti.
Anfass in quegli anni avviò in cascina molte iniziative: l’ organizzazione di attività di tempo libero per persone con disabilità, l’ apertura di corsi di formazione professionale per  persone con disabilità lieve, attività di ippoterapia, la creazione di un Centro Sperimentale Agricolo per accogliere persone con disabilità ed affidare loro mansioni di manutenzione del verde e di accudimento dei cavalli, attività di carattere ergoterapeutico, efficaci per favorire l’ inclusione sociale attraverso relazioni tra le persone coinvolte.
Così proprio inquegli anni la Cascina cominciò ad assumere la sua connotazione di Cascina Sociale, che ancora oggi la contraddistingue in maniera molto marcata: negli anno ’80 e ’90, si svilupparono intorno a Cascina Biblioteca molteplici interessi, tutti rivolti a migliorare la qualità della vita delle persone con fragilità, che determinarono la nascita e l’insediamento nella cascina di nuove cooperative (la Cooperativa di tipo B Viridalia, e la Cooperativa di tipo A Il Fontanile) ed il consolidamento delle iniziative già in essere.
Le opportunità offerte dagli spazi della Cascina e la sua vicinanza alla città hanno suggerito ai soggetti ivi presenti (Anffas, Fondazione Idea Vita, Il Fontanile, Viridalia) di individuare un ‘Sistema Cascina’ come progetto unitario ed armonico che fosse in grado di crescere e di offrire sempre più interessanti ed efficaci opportunità di inclusione sociale a persone delle fasce deboli, nel rispetto di una armonia ambientale.
Nel 2005 il Comune di Milano ha accolto un Progetto presentato da ANFFAS e condiviso da Idea Vita , Il  Fontanile , Viridalia da realizzare negli spazi della Cascina ancora non utilizzati ed ha concesso in affitto ad ANFFAS anche il lato Sud della Cascina.
Alle quattro organizzazioni, accomunate dallo stesso obbiettivo di valorizzazione delle capacità residue delle persone con disabilità e di creare opportunità di inclusione nella vita sociale si è poi unito il Consorzio SIR – Solidarietà in rete – che gestisce il Centro di Formazione Professionale e la Trattoria Solidale.
Sono state realizzate grandi opere di ristrutturazione, questa volta rispettando le caratteristiche strutturali, architettoniche e storiche, per dare spazi adeguati alle nuove attività che stavano nascendo, assumendo gradualmente  la sua configurazione attuale.